Sabato 13 maggio a Ca’ Rezzonico noi studenti del progetto Waterlines abbiamo assistito alla presentazione del libro “Prestami le ali” a un gruppo di bambini coi loro genitori da parte della scrittrice italo somala Igiaba Scego.

La prima parte della presentazione si è svolta nel giardino del palazzo: la Scego ha iniziato chiedendo ai bambini di disegnare ciascuno un rinoceronte; dopodiché ha raccontato la storia del rinoceronte Clara attraverso una serie di immagini riunite in un fascicolo del quale aveva distribuito delle copie ai suoi piccoli ascoltatori.

La narrazione era intervallata da domande che stimolavano la partecipazione attiva dei bambini al progetto e la loro capacità di riflettere.

Terminato il racconto siamo entrati dentro il museo di Ca’ Rezzonico, nella sala in cui sono esposti i quadri di Pietro Longhi, artista settecentesco contemporaneo di Carlo Goldoni al quale è stato spesso paragonato, nelle cui opere è documentata la vita quotidiana della Venezia di quel periodo. Tra i dipinti esposti c’è “Il rinoceronte”, il quadro che ha ispirato alla Scego il racconto “Prestami le ali”; vi è raffigurata Clara la femmina di rinoceronte che nel diciottesimo secolo venne portata in Europa dall’India diventando un’autentica celebrità e che “visitò” anche Venezia durante il carnevale del 1751. Nella sala è presente anche la riproduzione in oro di un corno di rinoceronte realizzata da un artista della Biennale. Di fronte al quadro la Scego ha terminato il suo racconto leggendo poi alcuni brani dal suo libro appena pubblicato ed illustrato con i bellissimi disegni dell’illustratore e fumettista veneziano Fabio Visintin. La vicenda trasmette ai bambini un messaggio di amore e apertura nei confronti dell’“altro”, sia animale che umano (gli unici personaggi umani che aiutano il rinoceronte sono un piccolo schiavo nero e una ragazzina ebrea) e di rifiuto del razzismo e dello sfruttamento nei confronti  di chi è diverso da noi.

Al termine della lezione la Scego ha proposto ai bambini di seguire il suo esempio provando a inventare una storia ispirandosi a uno o più dei quadri esposti nella sala, un modo per stimolare la loro fantasia e  creatività.

I bambini si sono mostrati attenti e interessati.

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